VIGILANZA DI QUARTIERE

Data di pubblicazione:
09 Febbraio 2016
VIGILANZA DI QUARTIERE
Unione dei Comuni Lombarda Terre di Frontiera

Progetto “Vigilanza di Quartiere”

Durante l’Assemblea Pubblica di sabato 28 novembre 2015, è stato presentato il Progetto “Vigilanza di quartiere” che l’Unione die Comuni Lombarda Terre di Frontiera intende rendere operativo su tutto il territorio. La vigilanza di Quartiere è uno strumento di prevenzione contro la criminalità che presuppone la partecipazione attiva dei cittadini residenti in una determinata zona/area/quartiere e la cooperazione con le forze di Polizia.
Tale strumento, istituito con la Legge di Regione Lombardia 14 aprile 2003 n.4, prevede che “l’Ente Locale, nell’ambito delle proprie competenze istituzionali, concorre alla definizione di un sistema integrato di politiche per la sicurezza urbana”.
Fare “Vigilanza di Quartiere” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. E’ importante ricordare che il ruolo dei cittadini è quello di vigilare sull’ambiente circostanze e non di catturare i ladri, che resta un compito specifico delle Forze di Polizia.
I nostri comuni che fanno parte dell’Unione dei Comuni Lombarda Terre di Frontiera sono interessati a sviluppare la Vigilanza di Quartiere, non solo perché figura chiave individuata dalla Legge Regionale n.4/2003 ma in quanto vedono la “sicurezza partecipata” come completamento di altri sistemi di controllo già esistenti sul territorio (videosorveglianza, servizio di sms etc.) anche se gestiti direttamente da gruppi di cittadini.
Inoltre i Comuni hanno il delicato compito di sostenere la Vigilanza di Quartiere nell’interesse di costruire uno spirito comunitario nuovo, utile a rafforzare il senso di sicurezza e più generalmente il senso civico dei propri cittadini.
Le Forze dell’Odine NON gestiscono la Vigilanza di Quartiere, ma la supportano. Le Forze dell’Ordine hanno bisogno della comunità per poter essere ancora più efficaci nel punire comportamenti antisociali.
Come fare per costituire un Gruppo di Vigilanza di Quartiere ?
È sufficiente:
  • accordarsi tra vicini e costituire un gruppo di mutuo sostegno o comitato, individuando il nominativo di un coordinatore
  • compilare l’atto costitutivo che trovate sul sito o presso le segreterie dei Comuni (si ricorda che possono essere iscritti solo persone con un’età superiore ai 18 anni)
  • riconsegnare alle segreterie dei Comuni o al Comando della Polizia Locale di Terre di Frontiere, l’atto costitutivo compilato con l’indicazione del Coordinatore
Il Coordinatore del gruppo sarà poi contattato dal Responsabile del Programma della Polizia Locale per concordare le modalità di attivazione e della successiva formazione.
 
 
 
COSA FA LA VIGILANZA DI QUARTIERE
  • Presta attenzione a quello che avviene nella propria area di competenza nella vita quotidiana
  • Sviluppa la collaborazione tra vicini applicando un protocollo di mutua assistenza (sostegno ai vicini anziani e soli, ritiro della posta in caso di assenza, sorveglianza reciproca delle case, ecc.)
  • Crea un canale di comunicazione per scambiare rapidamente informazioni tra vicini (es. catena telefonica)
  • Individua i «fattori di rischio ambientale» che favoriscono furti e truffe (scarsa illuminazione, accessi vulnerabili, persone sole, ecc.) 
  • Lavora per favorire la rimozione dei «rischi ambientali» 
  • Collabora con le forze dell’ordine segnalando, tramite un Coordinatore, situazioni inusuali e/o comportamenti sospetti 
 
COSA NON FA LA VIGILANZA DI QUARTIERE
  • La Vigilanza di Quartiere non si sostituisce alle forze di   polizia, a cui resterà la prerogativa dell’attività di repressione e di ricerca degli autori dei reati
  •  non interviene attivamente in caso di reato
  •  non arresta i ladri
  •  non fa indagini sugli individui
  •  non scheda le persone

Ultimo aggiornamento

Mercoledi 29 Marzo 2023